“La famiglia nell’era digitale” Ferrigni al convegno presso la Camera dei Deputati

LA FAMIGLIA NELL'ERA DIGITALE

il convegno alla camera dei deputati il 10 aprile 2019

 

 

Nel pomeriggio del 10 aprile, presso la Camera dei Deputati, si è tenuto il convegno dal titolo “La famiglia nell’era digitale, a cui ha partecipato anche il sociologo Nicola Ferrigni.
Un appuntamento per riflettere sulle famiglie italiane, analizzando quello che è stato fatto e quello che bisognerà fare per migliorarne lo stato, grazie all’aiuto del digitale, alleato importante per la crescita e la modernizzazione del Paese.

In tale occasione Nicola Ferrigni ha presentato i risultati del 6° Rapporto di Ricerca dell’Osservatorio “Generazione Proteo” inerenti la famiglia e il mondo digitale.

Al convegno hanno preso parte Rosangela Cesareo di AIDR, Mattia Fantinati, Sottosegretario di Stato della Presidenza del Consiglio per le Pubblica Amministrazione. Erano presenti anche Ermenegilda Siniscalchi, Capo Dipartimento Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Piero Schiavazzi, analista «Huffington Post» e Limes. Inoltre, hanno partecipato Carolina Varchi, Deputato Commissione Giustizia, Chiara Bidoli, Direttore Responsabile Infanzia RCS, Annagrazia Calabria, Deputato Vice Presidente Commissione Affari Istituzionali. Infine, hanno preso parte al dibattito e Angela Colmellere, Deputato e Sindaco. Ha moderato l’evento Maria Antonietta Spadorcia giornalista parlamentare Tg2.

I DATI DEL 6° RAPPORTO DI RICERCA SULLE FAMIGLIE

I dati emersi dal 6° Rapporto di Ricerca riguardo l’immaginario collettivo delle nuove generazioni connesso all’universo della famiglia. Quest’ultima è intesa tanto nella sua visione tradizionale, quanto nella sua interpretazione più allargata ed estesa alle unioni civili e a quelle omosessuali. I dati mettono in luce come le generazioni passate (e in particolare quella dei propri genitori) abbiano ormai assunto per i giovani il fascino del mito. Una generazione nei confronti della quale provare adorazione, rispetto e, per alcuni versi, rimpianto.

In conclusione, si è affrontato anche il tema dell’utilizzo dei social network. In particolare ci si è concentrati sulle derive pericolose, con particolare riferimento al fenomeno del cyberbullismo. A tener banco è stata anche la scarsa alfabetizzazione nei confronti della Rete e dei suoi meccanismi riconosciuta ai genitori dagli stessi ragazzi; una consapevolezza che in qualche modo pregiudica il dialogo intergenerazionale e la ricerca di soluzioni a un fenomeno tanto diffuso quanto pericoloso.

 

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“l’altra metà del calcio”
la conferenza stampa

AL VIA IL PROGETTO “L’ALTRA METÀ DEL CALCIO”

il 4 aprile la conferenza stampa di apertura

Giovedì 4 aprile, nella prestigiosa cornice di Palazzo Santa Chiara, si è tenuta la conferenza di presentazione del progetto “L’altra metà del calcio”. Il progetto è stato finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Inoltre, promosso dall’Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza Asilo Savoia, vede la partecipazione di Link LAB, il Laboratorio di Ricerca Sociale della Link Campus University diretto dal sociologo Nicola Ferrigni, la «Gazzetta Regionale» e Telefono Rosa.

Il progetto nasce dall’esigenza di sensibilizzare e informare i più giovani sul tema della violenza e degli stereotipi di genere. “L’altra metà del calcio”, infatti, vuole contrastare ogni tipo di violenza di genere al fine di garantire pari opportunità, a partire dal mondo sportivo. In tal senso, coinvolge in modo originale e innovativo il settore del calcio dilettantistico giovanile e scolastico. La scelta è ricaduta su questo settore proprio perché, purtroppo, il calcio è ancora uno degli ambienti sociali in cui il seme del maschilismo è maggiormente diffuso. “L’altra metà del calcio” si propone quindi di abbattere le ancora numerose barriere simboliche che caratterizzano lo sport al femminile. Inoltre, si propone di promuovere una campagna informativa sui temi degli stereotipi di genere, la discriminazione e la violenza.

Il progetto prevede l’introduzione di un corso dedicato alla formazione del “diversity sport manager”, una figura in grado di lavorare al fianco della società sportiva per promuovere l’inclusione e contrastare le discriminazioni di genere.

LA CONFERENZA STAMPA

Durante la presentazione del progetto è intervenuto il sociologo e direttore di Link LAB Nicola Ferrigni per presentare le modalità del corso di formazione. Queste le dichiarazioni:
«Il corso è stato pensato e progettato con l’obiettivo di favorire la crescita culturale oltre che professionale dei partecipanti, per poter finalmente garantire pari opportunità nello sport, ma anche in tutti gli aspetti della vita. La ricchezza e l’innovazione di questo corso consiste nel declinare e analizzare il concetto di discriminazione di genere in tutti i settori. Il corso partirà lunedì prossimo (8 aaprile) e si svilupperà in 2 sessioni, una con delle lezioni frontali e l’altra, davvero molto importante, con dei laboratori esperienziali».

Alla conferenza stampa di apertura sono intervenuti il Presidente dell’Asilo Savoia Massimiliano Monnanni, l’Assessore allo Sport di Roma Capitale Daniele Frongia, la Presidente del Telefono Rosa Gabriella Garnieri Moscatelli e il direttore commerciale della «Gazzetta Regionale» Tommaso Rossini.

 

 

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“l’altra metà del calcio”: il 4 aprile la presentazione

L’ALTRA METÀ DEL CALCIO

IL 4 APRILE LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Verrà presentato giovedì 4 aprile alle ore 10.30, nella prestigiosa cornice di Palazzo Santa Chiara, il progetto “L’altra metà del calcio”.
Il progetto è stato finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e vede tra i partecipanti Link LAB, il Laboratorio di Ricerca Sociale della Link Campus University, diretto dal sociologo Nicola Ferrigni.

IL PROGETTO

Il progetto si propone di sensibilizzare le generazioni più giovani grazie anche all’inserimento, all’interno dell’organigramma della propria squadra, della figura del “diversity sport manager”.
Alla formazione provvederà un apposito corso ideato e gestito da Link LAB. Il corso ha l’obiettivo di formare un professionista in grado di promuovere l’inclusionemediante progetti e strategie volti al contrasto e al superamento della discriminazione, della violenza e degli stereotipi di genere. Il “diversity sport manager” sarà una figura in grado di lavorare al fianco della società sportiva enfatizzando il concetto di “differenze” intese come “patrimonio”. Grazie alla sua mediazione potranno migliorare le performance della collettività tramite la valorizzazione delle capacità delle singole persone.

Il CORSO

Il corso è strutturato in 3 moduli formativi che prevedono attività di formazione organizzate in 2 sessioni giornaliere, alternando lezioni frontali con laboratori volti a sviluppare creatività, flessibilità e curiosità. Per esempio, il laboratorio “Design Thinking Workshops (against violence)” contempla una serie di attività dedicate alle tematiche della violenza di genere, del bullismo e del cyberbullismo. Il laboratorio denominato “Empaty Lab” cercherà, invece, di sviluppare la consapevolezza rispetto a processi e dinamiche connessi a discriminazioni e violenze.

“il pallone d’italia”: al via l’ultima tappa a bologna

A BOLOGNA L’ULTIMA TAPPA DEL PROGETTO “IL PALLONE D’ITALIA”

nicola ferrigni relatore a bologna sul tema dello slo

Si è conclusa lunedì 25 marzo a Bologna la prima edizione de Il Pallone d’Italia. La giornata seminariale è stata anche un’occasione per fare un iniziale bilancio dopo i 6 appuntamenti in giro per la Penisola (Torino, Milano, Perugia, Napoli e Reggio Calabria).

L’EVENTO

Il progetto è stato promosso dalla Lega del Calcio Professionistico con la collaborazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e la partecipazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. L’obiettivo è il confronto tra le Istituzioni della Pubblica Sicurezza e il mondo sportivo nella governance degli eventi calcistici. I temi principali discussione sono stati lo slo come ponte tra club e tifosi e l’evento partita come momento di festa dentro e fuori lo stadio.

Al seminario sono intervenuti il sociologo Nicola Ferrigni, la Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, dott.ssa Daniela Stradiotto e il Presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. Inoltre, hanno arricchito la giornata conclusiva gli interventi del Questore di Bologna Gianfranco Bernabei, del Questore di Piacenza Pietro Ostuni e del Questore di Siena Costantino Capuano.

NICOLA FERRIGNI SULLO #SLO

Nel corso del seminario il sociologo Nicola Ferrigni è intervenuto sul tema del Supporter Liaison Officer (SLO), figura centrale cui spetta il ruolo di intermediario tra le società sportive e i supporters nonché il compito di riattivare un dialogo autentico tra queste due realtà. A tal proposito Ferrigni ha affermato: «Bisogna ricostruire un dialogo effettivo basato sull’autenticità, che vada a sostituire definitivamente quel modello perpetrato negli anni di una comunicazione solo apparente tra società e tifosi, o presunti tali. Un dialogo che non ha mai avuto una reale ufficialità e che, proprio per questo, molto spesso ha generato illazioni tendenti al negativo e ricatti (o presunti tali), che hanno portato all’inquinamento e alla mancanza di fiducia. Fino ad ora, infatti, gli incontri tra club e tifosi non esprimevano le reali controparti in gioco, in quanto vi prendeva parte solo una piccola porzione delle tifoserie, un manipolo di persone presunti depositari di interessi delle tifoserie, ma non sempre rappresentativo delle stesse».

PROGRAMMA
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“Il pallone d’italia”: a reggio calabria la 5° tappa

QUINTO APPUNTAMENTO DEL PROGETTO “IL PALLONE D’ITALIA”

nicola ferrigni relatore a reggio calabria sul tema dello slo

“Il Pallone d’Italia” rimbalza a Reggio Calabria: dopo Torino, Milano, Perugia e Napoli, lunedì 18 marzo si è svolto in Calabria il 5° appuntamento del progetto. Una giornata di confronto con i club, le istituzioni e le forze dell’ordine attive sul territorio. Al centro del dibattito lo sport e la riscoperta dei suoi veri valori.

L’INTERVENTO DI NICOLA FERRIGNI

In tale occasione il sociologo Nicola Ferrigni è intervenuto sul tema del Supporter Liaison Officer (SLO), individuato come figura di mediazione tra le società sportive e i supporters. È intervenuto poi sulla necessità di un dialogo autentico tra queste due realtà. Infatti, un modello di confronto solo apparente e mai ufficiale tra club e tifosi, ha generato illazioni tendenti al negativo e alla mancanza di fiducia. «Da questo punto di vista – ha affermato infatti Ferrigni – lo SLO oggi può rappresentare davvero un cambiamento poiché rappresenta la vivacità culturale del nostro calcio. Un calcio che non è indoor, ma è europeo, è un calcio come espressione dell’italianità, è il calcio come emblema culturale di un Paese».

Dunque un ruolo importante che oltre a costruire e rafforzare il dialogo con i tifosi e il loro coinvolgimento, agisce in particolare sulla relazione fiduciaria, attivando processi di rappresentanza all’interno di una cornice che va oltre lo spazio fisico dello stadio.

Inoltre riguardo ai benefici che derivano dall’introduzione dello SLO, questi possono essere distinti in due categorie:«Da una parte – ha precisato Ferrigni – ci sono quei benefici che possiamo definire come “intangibili”, che sono conseguenza diretta dei compiti dello SLO, quale la maggiore trasparenza nella comunicazione e le migliori relazioni tra club, tifosi e autorità di pubblica sicurezza; maggiori informazioni su opinioni e bisogni dei tifosi; migliore atmosfera dentro e fuori lo stadio; migliore gestione dei conflitti; maggiore prevenzione degli episodi violenti; migliore immagine e reputazione dei club (con relativi effetti economici). Accanto a questi benefici, ve ne sono anche degli altri ben più “tangibili”, al cui interno rientrano un potenziale incremento delle presenze allo stadio, un maggior numero di biglietti/abbonamenti venduti, maggiori entrate derivanti dal merchandising, infine un incremento di valore del prodotto televisivo».

LE ALTRE TESTIMONIANZE

Nel corso del confronto sono intervenuti sui temi dell’istituto del gradimento, dello stadio e della partita, anche il Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni sportive, Daniela Stradiotto e il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli. Hanno arricchito la giornata anche le testimonianze del Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, e del Questore di Catania Alberto Francini.

“Il Pallone d’Italia”, evento promosso dalla Lega del Calcio Professionistico con la collaborazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e la partecipazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è un progetto finalizzato a promuovere il confronto tra le Istituzioni della pubblica sicurezza e il mondo sportivo nella governance degli eventi calcistici, nell’ottica di favorire una sempre maggiore partecipazione e coinvolgimento delle società sportive anche nella gestione della sicurezza.

Il prossimo e ultimo appuntamento de “Il Pallone d’Italia” è previsto per il 25 marzo a Bologna.

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