FERRIGNI OSPITE
A «OMNIBUS» LA7

IL GOVERNO GIALLO VERDE ALLA PROVA DELLE ELEZIONI EUROPEE

FERRIGNI OSPITE A OMNIBUS SU LA 7

Venerdì 24 maggio il sociologo Nicola Ferrigni è stato ospite su La7 ad «Omnibus». Nel corso dell’approfondimento quotidiano condotto da Alessandra Sardoni è stato fatto un bilancio dei primi 12 mesi del governo giallo verde giunto al banco di prova delle elezioni europee 2019.

Insieme a Ferrigni, gli ospiti della puntata sono stati: i giornalisti Antonio Polito, Gerardo Greco, Lina Palmerini e Massimo de Manzoni.

«Il paese ha vissuto e vive una profonda frattura tra Stato e Cittadini. Le politiche del Movimento 5 stelle hanno l’obiettivo di riportare lo Stato al centro. La politica del Movimento 5 Stelle è una politica di lungo periodo perché un cambiamento culturale non lo puoi fare con uno spot. A mio parere il partito sta cercando di ricostruire il tessuto culturale e sociale del Paese.»

rdc e salario minimo ferrigni a «di martedì»

NICOLA FERRIGNI INTERVIENE A «DI MARTEDÌ»

martedì 26 marzo su la7

Martedì 26 marzo il sociologo Nicola Ferrigni è stato ospite di «Di Martedì», il programma si approfondimento giornalistico in onda tutte le settimane su La7, condotto da Giovanni Floris. Nel corso della trasmissione si è parlato in particolare dei temi del reddito di cittadinanza e del salario minimo.

Durante il dibattito, dopo la messa in onda di alcune testimonianze, Nicola Ferrigni è intervenuto sul reddito di cittadinanza, ricordando come «Finalmente dopo 30 anni di stallo, il nostro paese può usufruire di una riforma strutturale importante del welfare. Da questo punto di vista il reddito di cittadinanza è una rivoluzione con un impatto positivo in grado sia di arginare il fenomeno della povertà e per rimettere il mercato del lavoro in piedi. Sono sicuro che una riforma del genere porterà dei benefici importanti».

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“REDDITANZA”

reddito di cittadinanza, ferrigni ne parla a «omnibus»

AL VIA IL REDDITO DI CITTADINANZA: FERRIGNI A «OMNIBUS»

mercoledì 6 marzo 2019

Il sociologo Nicola Ferrigni, docente di Sociologia generale alla Link Campus University, è stato ospite di «Omnibus» su La7. Al centro della puntata, in onda il 6 marzo 2019, il tema del reddito di cittadinanza. Con Ferrigni ospiti in studio la deputata della Lega Barbara SaltamartiniRiccardo Magi di +Europa, Paolo Diop di Fratelli d’Italia, il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, il senatore Ettore Licheri del M5S, e Alessandro De Nicola di Adam Smith Society.

UNO STRUMENTO PER RIAVVICINARE STATO E CITTADINI

In occasione dell’avvio delle richieste del reddito di cittadinanza, Nicola Ferrigni sottolinea l’importante ruolo sociale di questa manovra, in grado di riavvicinare lo Stato ai cittadini, ricostruendo un rapporto di fiducia venuto meno negli anni. Ovviamente questa fiducia ritrovata influisce anche sul nuovo atteggiamento dei cittadini nei confronti dello Stato, scoraggiando sotterfugi ai danni dello stesso.

«Ribadendo l’importanza e la necessità dei controlli – afferma Ferrigni – da sociologo sono fermamente convinto che finora il nostro Paese è stato diviso in due: da una parte lo Stato e dall’altra i cittadini. Questa dicotomia ha portato inevitabilmente i cittadini a non sentirsi parte della collettività e a volersi difendere dallo Stato. Il MoVimento 5 Stelle con il reddito di cittadinanza ha avviato una rivoluzione culturale, riavvicinando lo Stato ai cittadini, i quali non sentono più la necessità di fare i “furbetti”. Un po’ come accadde quando venne introdotto l’obbligo di indossare la cintura di sicurezza in auto. Inizialmente i cittadini subivano questa norma, ora invece, non appena entrano in auto automaticamente allacciano la cintura e non solo per via della possibile sanzione».

 

UNA MANOVRA A LUNGO TERMINE

Ovviamente però i benefici della manovra sono da considerarsi a lungo termine, anche se, come precisa il sociologo, «purtroppo questa manovra non viene considerata come uno strumento in grado di rimettere in moto nel lungo periodo i diritti sociali, ma viene vista nell’immediato come assistenzialismo fine a se stesso».

LA RIVOLUZIONE DEI CENTRI PER L’IMPIEGO

Il reddito di cittadinanza avvierà nel lungo periodo anche una rivoluzione nel ruolo dei Centri per l’impiego. «Oggi per trovare lavoro si fa affidamento soprattutto sul passaparola o ai rapporti di amicizia, mentre soltanto lo 0,1% del lavoro deriva dai centri per l’impiego in Italia. Quindi, non solo il reddito di cittadinanza favorisce il dialogo diretto tra impresa e beneficiari, ma, grazie alla figura dei navigator che diventano un supporto per i CPI, permetterebbe di ripensare e riformulare nel tempo delle strutture così importanti per il Paese e che adesso sono in crisi».

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